Une présentation de Chiara Capparelli, doctorante à l’Université de Calabre – « Archeologia e innovazione digitale: studio e valorizzazione dell’architettura antica in pietra e terra cruda in Italia Meridionale »
Chiara Capparelli; dottoranda in Studi Umanistici dell’Università della Calabria
RIASSUNTO: L’unione tra archeologia e tecnologie digitali rappresenta una svolta innovativa per la valorizzazione, la divulgazione e la fruizione del patrimonio culturale, specialmente se applicata all’architettura antica.
Per l’archeologia calabrese, non contraddistinta dalla monumentalità e dalla conservazione ottimale dei contesti, l’uso delle moderne tecniche digitali rappresenta una opportunità per la conoscenza e la valorizzazione di evidenze cognitivamente poco accessibili. In architettura, ciò si verifica, in particolar modo, per gli edifici riconducibili a fasi molto antiche, contraddistinti dall’uso di materiale deperibile, la cui conservazione è compromessa anche da cause antropiche e processi naturali.
Il programma di ricerca “Tech4You”, finanziato dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza), con il pilot project 4.5.1, che vede coinvolto anche il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, mira alla conoscenza, alla valorizzazione e alla promozione di realtà calabresi poco conosciute. Il patrimonio archeologico di questi centri, rappresentativo di realtà diverse dal mondo greco e dal mondo romano, seppur rappresentativo della storia più antica della regione, risulta ancora poco conosciuto, spesso anche dalla popolazione locale.
Un esempio è il Parco Archeologico del Timpone della Motta-Macchiabate, nel comune di Francavilla Marittima (CS), scelto come sito pilota. Il sito si contraddistingue per la presenza di evidenze riconducibili a strutture edificate attraverso tecniche di costruzione distinte cronologicamente e che impiegano materie prime differenti. Le sperimentazioni in corso si pongono come obiettivo la dimostrazione di come l’uso delle moderne tecniche digitali, supportato da una solida base scientifica, unitamente al confronto etnografico, può ricostruire integralmente evidenze antiche che, altrimenti, risulterebbero di difficile comprensione.
Dunque, l’uso delle moderne tecniche digitali, applicato all’archeologia e, nello specifico, all’ambito architettonico, punto debole delle evidenze antiche calabresi, mira a divenire parte integrante dell’attività di valorizzazione, volta alla conoscenza su più livelli dei contesti antichi e, di conseguenza, alla loro conservazione e fruizione.
Parco Archeologico del Timpone della Motta-Macchiabate (CS, Italia); pianoro II, “Casa della cucina”.